Su internet bisogna odiarlo quindi se dico che ho visto il concertone di Vasco in tv verrò schifato. Non schifatemi.
Ho visto il concerto di Vasco in tv su Rai1 praticamente dall’inizio alla fine.
Come tutti più o meno sanno su Rai1 la musica era intervallata da interventi più o meno interessanti del povero Paolo Bonolis, suo malgrado bersaglio delle ire di chi pensava a godersi il concerto e ha visto comparire ospiti di ogni tipo (Milena Gabanelli per esempio).
Come nella migliore tradizione dei software a pagamento il concerto su Rai1, per questioni di diritti tv, era una trial version: una versione gratuita quindi parziale. Il guaio è che da casa nessuno aveva modo di comprare la versione completa e far sparire Paolo “watermark” Bonolis.
Hanno fatto questo pasticcio senza dire anticipatamente che per evitare Bonolis era necessario andare a Modena o in uno dei 185 cinema italiana.
Hanno anche messo addosso a Paolone una camicia di quando faceva Bim Bum Bam.
Il Concerto
Le mie aspettative erano molto basse, ho messo una pietra sopra ai concerti al cinema e in tv da quando vidi “Celebration Day” dei Led Zeppelin al cinema (il famoso concerto reunion del 2008 alla O2 Arena).
Era stata un’agonia: regia schizofrenica con stacchi continui ogni secondo e suono vomitevole, una delusione immane per cui la produzione il giorno dopo si scusò con tutti.
Questo invece è stato uno spettacolo. Ho sentito con le cuffiette dalla tv per non disturbare e si sentiva da dio. Tutti gli strumenti a livello giusto, stereofonia a manetta.
Le immagini erano veramente ben fatte, fotografie e regia magistrali.
Su rewind ho contato almeno 8 tette al vento.
Quindi un applauso a tutti i millemila tecnici e a tutti gli stagisti sottopagati che hanno reso possibile una roba così bella.
La prossima volta più tette al vento.
Un pezzo del 1982 che è una ventata di aria fresca.